Via di Saliceto, 3/22, Bologna

Il 27 giugno 1980 parte da Bologna, dall’aeroporto Guglielmo Marconi, il volo Itavia 870 Bologna-Palermo; sono le 20.08, due ore dopo l’orario previsto. L’arrivo è programmato per le 21.15. Non ci sono problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Durante il volo non é segnalato nessun problema, ma poco prima delle 21 del DC 9 si perdono le tracce radar. La mattina dopo tutti i giornali riportano notizie della tragedia e si cominciano anche a fare le prime ipotesi sulle cause del disastro.
Passano i giorni; la lettura dei giornali ci permette di capire le prime inquietudini: “Il silenzio delle autorità alimenta i sospetti di una collisione. Forse i radar della Nato hanno “visto” la tragedia del DC 9 scomparso in mare”, “Il DC 9 Itavia aveva strutture logore oppure é stato investito da ‘qualcosa’ ”.
L’installazione permanente di Christian Boltanski al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Palermo.
Il relitto dell’aereo passeggeri viene mostrato nella cornice suggestiva ed evocativa che l’artista francese ha generosamente e appositamente creato per la città. Le 81 vittime della strage sono ricordate attraverso altrettante luci che dal soffitto del Museo si accendono e si spengono al ritmo di un respiro. Intorno al velivolo ricostruito 81 specchi neri riflettono l’immagine di chi percorre il ballatoio, mentre dietro ad ognuno di essi 81 altoparlanti emettono frasi sussurrate, pensieri comuni e universali, a sottolineare la casualità e l’ineluttabilità della tragedia.
9 grandi casse nere sono state disposte dall’artista intorno ai resti riassemblati del DC9: in ognuna di esse sono stati raccolti decine di oggetti personali appartenuti alle vittime. Scarpe, pinne, boccagli, occhiali e vestiti che documenterebbero la scomparsa di un corpo, rimangono così invisibili agli occhi dei visitatori. Solo le loro immagini sono state ordinatamente impaginate da Boltanski nella “Lista degli oggetti personali appartenuti ai passeggeri del volo IH 870” una pubblicazione che, coinvolgendo lo spettatore direttamente nella memoria dell’avvenimento, lo vede protagonista nella ricostruzione della verità.
Da sempre l’opera di Christian Boltanski analizza il concetto di tempo, l’aspetto reliquiale della testimonianza e la sua esposizione attraverso forme installative rigorose e suggestive.
Per Boltanski la dimensione evocativa del ricordo impone visioni molteplici e soggettive, ogni narrazione viene abbandonata per divenire solitudine del pensiero individuale, per rimandare all’azione e alla ridefinizione di una realtà che ci vede sempre e costantemente protagonisti e complici.
Christian Boltanski nasce a Parigi il 6 settembre 1944 e si spegne, sempre a Parigi, il 14 luglio 2021.
Il progetto del Museo per la Memoria di Ustica è stato realizzato grazie alla determinazione dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica presieduta da Daria Bonfietti.
Il Museo per la Memoria di Ustica è stato realizzato con il contributo di:
- Comune di Bologna
- Regione Emilia-Romagna
- Provincia di Bologna
- Ministero della Giustizia
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Vantaggi abbonat* Card Cultura: Ingresso gratuito, attività speciali per gli abbonati
Orari dal 28 giugno al 28 settembre 2025:
Venerdì, sabato e domenica: h 17.00 – 20.00
Chiuso lunedì, martedì, mercoledì e giovedì
Aperture straordinarie:
Il 27 giugno 2025, in occasione dell’Anniversario della Strage di Ustica, il museo è aperto dalle ore 12.00 alle 15.00 e dalle ore 20.00 alle 23.30.
Mercoledì 2, giovedì 10, lunedì 14, mercoledì 23 e mercoledì 30 luglio e domenica 10 agosto, il museo è aperto dalle ore 20.00 alle 23.00.
In queste serate, ad eccezione di quella del 27 giugno, il Dipartimento educativo MAMbo | Museo Morandi propone una visita guidata gratuita al museo in programma alle ore 20.00: la prenotazione è obbligatoria scrivendo alla mail mamboedu@comune.bologna.it entro le ore 13.00 del giorno precedente alla visita.
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