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Via Roncati, 28, Spilamberto

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Il Museo rappresenta – grazie all’impatto che ha sul visitatore – la porta di ingresso nel mondo del Balsamico: attraverso le sue sale è infatti possibile conoscere le caratteristiche tecniche, gli oggetti legati alla produzione, nonché immergersi nel fascino dei profumi e dei gusti di questo inimitabile prodotto.

Ciò è frutto – in primo luogo – della passione, della fatica e dell’intelligenza di uomini e donne che hanno fondato e dato vita alla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale con sede a Spilamberto, i quali, assieme agli amministratori che nell’ultimo mezzo secolo hanno operato a Spilamberto, hanno progressivamente costruito il successo attuale.

L’impegno di questi attori, coadiuvato dallo sviluppo qualitativo e quantitativo dei cultori, ha raggiunto traguardi di sicuro prestigio, come testimonia la nascita del Museo del Balsamico Tradizionale in data 24 Novembre 2002.

Ci si immerge nei profumi dell’aceto percorrendo le varie sale del Museo. Tra questi, la suggestiva sala che riproduce l’interno di una botte, costituisce il luogo per eccellenza della storia, della produzione e quasi del mistero del Balsamico: questa sala raccoglie in cinque sezioni distinte, gli strumenti e i momenti topici del processo che da secoli ci fanno amare il “nettare nero”. Dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto si susseguono storie e tecniche antichissime, fino alla costruzione delle botti e, successivamente, alla creazione dell’acetaia, dove confluiscono sensazioni olfattive e gustative che ancora oggi proiettano sul visitatore il valore di una tradizione e il fascino di un mito. Vengono presentati in rassegna strumenti per il trattamento delle viti, pigiatrici, paioli di rame e viene riprodotta una Bottega di bottaio, in cui assumono importanza i legni della tradizione (come il rovere, il castagno, il gelso e il ginepro), la loro naturale stagionatura (fonte di aromi e profumi per l’aceto) e la lavorazione, rigorosamente artigianale.

Infine, si incontrano le storiche cinque botti che parrebbero appartenute alla Famiglia Fabriani (XIX secolo), di fronte alle quali si percepisce come, attraverso il possesso di una batteria, si possa determinare un forte senso di appartenenza, che può segnare l’identità di più generazioni. Ad esse è stata affiancata una batteria moderna costituita da 10 botticelle per proiettare il passato nel futuro attraverso la realtà del presente.
Nelle altre sale si possono ammirare oggetti a carattere didascalico e pubblicazioni di tipo storico e scientifico in grado di ricostruire, per buona parte, il percorso che il Balsamico ha effettuato nel tempo. Particolare testimonianza è fornita da una bottiglia di “Aceto balsamico brusco” risalente al 1785, insieme ad altri reperti non meno preziosi.


Vantaggi abbonat* Card Cultura: sconto del 15% su tutte le tipologie di biglietti di ingresso

Orari:
Martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 17:30
Mercoledì dalle 10:30 alle 13:30

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